, quell'uomo di multiforme dimmi, che molto errò, poi ch'ebbe a terra gittate d'Ilion le sacre ; che città vide molte, e delle genti l'indol conobbe; che sovr'esso il molti dentro del cor sofferse d'affanni, mentre a guardar la cara vita intende, e i suoi a ricondur: ma indarno ricondur desiava i suoi compagni, ché delle colpe loro tutti . Stolti ! che osarono violare i sacri al sole Iperion candidi con empio dente, ed irritato il Nume, che del ritorno il dì lor non addusse. Deh, parte almen di sì ammirande cose narra anco a noi, di Giove figlia e Diva |